L’avvento dell’Intelligenza Artificiale Generativa ha aperto nuove frontiere creative, ma ha anche sollevato complessi interrogativi legali riguardanti il diritto d’autore e il copyright. Chi detiene i diritti sulle immagini create con l’AI? È possibile rivendicarne i diritti di utilizzo?
Le Sfide Chiave del Copyright nell’Era dell’AI
A chi spetta il diritto d’autore? Al software, al programmatore, all’utente che inserisce il prompt, o a chi ha creato i materiali utilizzati per addestrare l’Intelligenza Artificiale?
Un’immagine generata può essere considerata un’opera originale e creativa, requisito fondamentale per il copyright?
La legge sul diritto d’autore protegge le opere frutto della creatività umana. Come si applica questo principio alle creazioni dell’AI?
In assenza di un quadro giuridico di riferimento certo, occorre far riferimento alle sentenze pronunciate dai tribunali, in particolare quelli di oltre oceano, tenendo presente che la legislazione italiana ed europea sono molto diverse.
Théâtre D’opéra Spatial: Jason Allen, vincitore di un concorso d’arte con un’opera creata tramite Midjourney, si è visto negare il copyright dall’Ufficio dei diritti d’autore degli Stati Uniti, che ha ritenuto l’immagine troppo dipendente dall’applicazione utilizzata. Allen ha contestato la decisione, paragonando Midjourney a Photoshop, ma senza successo.
A Recent Entrance to Paradise: L’ufficio dei Diritti d’Autore statunitense ha rifiutato di registrare quest’opera creata da DABUS, una intelligenza artificiale sviluppata da Stephen Thaler, perché priva di “autorialità umana”.
Zarya of the Dawn: L’U.S. Copyright Office ha negato la protezione alle immagini di un fumetto create con Midjourney, ritenendo che non fossero espressione di un contributo sostanziale da parte dell’autrice.
Beijing Internet Court (BIC): In una controversia riguardante immagini generate con “Stable Diffusion”, la corte ha riconosciuto l’originalità e la creatività dell’opera, nonché la titolarità in capo all’utente che ha utilizzato l’AI.

Il Ruolo dell’Autore Umano
L’approccio legislativo più recente tende a proteggere le opere generate dall’AI solo se vi è un contributo creativo umano significativo “sufficient human authorship“.
La creatività è vista come un riflesso della personalità e delle scelte dell’autore. L’opera dell’uomo sta nella creazione del prompt, nell’idea e nella relativa progettualità, alle cui variazioni corrisponde anche una considerevole modifica del risultato finale offerto dall’AI.
La Controversia sull’addestramento delle AI
Molte aziende sono accusate di utilizzare materiale protetto da copyright per “addestrare” i loro modelli linguistici. Il New York Times ha denunciato OpenAI e Microsoft per aver utilizzato milioni di articoli senza permesso. Artisti hanno citato in giudizio Midjourney e Stability AI per aver scaricato archivi audiovisivi dal web. Questo solleva dubbi sulla legittimità dei contenuti generati con questi strumenti.
Aspetti Pratici e Processuali
Chi crea un’immagine con una applicazione di Intelligenza Artificiale può rivendicarne il copyright, e spetta a chi contesta tale affermazione fornire la prova contraria. Un semplice ritocco in post produzione può essere sufficiente per aggiungere “creatività umana” e garantire quindi i diritti di copyright.
Prospettive Future e Sviluppi Legislativi
La mancanza di protezione legale certa mette gli artisti in una posizione vulnerabile. In Italia si sta valutando una legge per includere le opere generate con l’AI tra quelle protette dal diritto d’autore, a condizione che siano frutto del lavoro intellettuale dell’autore stesso. Un punto di vista, per certi versi, simile a quello che si sta adottando negli Stati Uniti.

Il copyright delle immagini generate con intelligenza artificiale è un tema complesso e in continua evoluzione. La legge deve trovare un equilibrio tra la promozione dell’innovazione tecnologica e la protezione dei diritti degli autori. Come spesso accade la giurisprudenza fatica a stare al passo con la tecnologia e, nel vuoto legislativo, le certezze non sono molte.
Negli Stati Uniti le sentenze fanno giurisprudenza, non è così in Italia dove si rende necessaria una regolamentazione della materia, anche nel solco del recente
AI Act europeo. Proprio la scorsa settimana c’è stato il primo via libera del Senato al ddl che regola la materia relativa all’Intelligenza Artificiale. Il provvedimento, che dovrà essere approvato anche dalla Camera, regola la tutela del diritto d’autore anche per le opere generate con l’ausilio dell’Intelligenza Artificiale. Queste opere saranno protette, a condizione che la loro creazione derivi dal lavoro intellettuale dell’autore. Viene inoltre consentita la riproduzione e l’estrazione da opere o altri materiali contenuti in rete o in banche dati cui si ha legittimamente accesso, effettuata tramite l’utilizzo di modelli e sistemi di Intelligenza Artificiale, compresi quelli generativi.
Se il ddl verrà approvato definitivamente, sarà un bel passo in avanti nelle definizione del diritto d’autore per le immagini generate con l’Intelligenza Artificiale.

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