Ghibli mania: Ispirarsi o Copiare? La Verità sullo Stile


Ghibli mania: Ispirarsi o Copiare? La Verità sullo Stile. Con il recente rilascio di 4o Image Generation integrato in ChatGPT, siamo stati letteralmente inondati di illustrazioni in stile Studio Ghibli.

Lo Studio cinematografico di film d’animazione giapponese fondato nel 1985 a Tokyo da Hayao Miyazaki, ha portato alla ribalta, se mai fosse ancora necessario, il problema della tutela del lavoro artistico e creativo, messo in discussione dall’Intelligenza Artificiale generativa.

Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su questo argomento e, senza analizzare le normative legate al copyright d’oltre oceano, soffermiamoci su come le leggi italiane regolano questo argomento.

studio ghibli

Cosa Protegge il Diritto d’Autore in Italia?

Partiamo dalle basi: in Italia, la legge sul diritto d’autore tutela le “opere dell’ingegno di carattere creativo“. Questo significa, ad esempio per noi fotografi, che se scatti una foto con la tua “impronta personale”, quella foto è protetta!

Perché una foto sia protetta, deve avere un carattere creativo e deve essere originale, cioè frutto del tuo ingegno e non una semplice copia di qualcos’altro. La protezione riguarda la forma espressiva della tua idea, non l’idea in sé. Questo vale ovviamente anche per altri tipi di opere come le illustrazioni o i fumetti.


Ma lo Stile di un Artista è Protetto?

Qui viene il bello (o il brutto, dipende dai punti di vista!). In generale, la legge italiana sul diritto d’autore non protegge esplicitamente lo “stile” di un artista. Uno stile è spesso visto come un insieme di idee, tecniche o un approccio estetico, e le idee, di per sé, non sono tutelate.

Pensate allo stile inconfondibile di un fotografo di strada con i suoi bianchi e neri contrastati e le composizioni dinamiche. Altri fotografi possono ispirarsi a questo stile, ma non possono essere accusati di violazione del diritto d’autore solo per aver scattato foto in bianco e nero con una composizione simile.


Il Caso Limite: Quando l’Ispirazione Diventa Plagio

Attenzione però! C’è un confine sottile. Se l’imitazione dello stile è così spudorata e sistematica da riprendere gli elementi espressivi unici e originali che definiscono il lavoro di un altro artista, allora si potrebbe parlare di plagio.

Un caso interessante riguarda il pittore Emilio Vedova. La Corte di Cassazione ha stabilito che, anche nell’arte astratta, se si copiano in modo troppo simile la disposizione di linee, colori e forme che costituiscono l’espressione originale di un artista, si può incorrere in una violazione del diritto d’autore.

Quindi, sebbene ispirarsi a uno stile sia lecito, copiare pedissequamente gli elementi distintivi e originali delle opere specifiche di un altro fotografo può essere un problema legale.

studio ghibli

Ispirazione Sì, Copia No: La Regola d’Oro

La chiave sta nel distinguere tra ispirazione e riproduzione. L’ispirazione è prendere spunto da idee generali, temi, tecniche o sensibilità estetiche. È un processo naturale e fondamentale per la crescita di ogni artista. La violazione del diritto d’autore, invece, avviene quando si copiano elementi sostanziali e originali di un’opera protetta senza permesso.


Il caso Studio Ghibli

Nel caso in questione il problema è decisamente complesso. Anche le leggi sul copyright applicate nei paesi di “Common Law(Canada, Stati Uniti, Australia, Regno Unito), non tutelano lo stile di un artista. Semmai, bisognerebbe capire, se OpenAI abbia addestrato il suo modello 4o con immagini dello Studio Ghibli e se abbia chiesto e ottenuto una licenza per farlo.

E tu, cosa ne pensi? Ti sei mai trovato nelle situazione di dover far valere il tuo diritto d’autore? Condividi la tua opinione o la tua esperienza nei commenti qui sotto!

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