La visione distaccata di Massimo Vitali

La visione distaccata e lo sguardo oggettivo sulle cose del mondo divengono, a partire dagli anni Novanta del secolo scorso, il terreno sul quale si misurano le esperienze e le ricerche di molti artisti fotografi in tutto il mondo.

In Italia, Massimo Vitali è sicuramente uno degli interpreti più validi di questa visione estetica.

Il tempo libero e i luoghi dello svago, sono i temi preferiti dal fotografo che, per accentuare il distacco nei confronti dei suoi soggetti, sceglie un punto di vista fisso dall’alto; ottenuto grazie all’impiego di una piattaforma di sei metri di altezza, dalla quale riprende le immagini con una fotocamera a banco ottico di grande formato.

Il lavoro di Massimo Vitali inizia con la scelta meticolosa del luogo dove montare la sua postazione.

Seguono ore di paziente attesa, durante le quali la presenza ingombrante della struttura installata viene assorbita dall’ambiente, resa “trasparente” agli occhi della folla presente.

Lo scatto fotografico diviene solo l’ultimo momento, il compimento di un progetto iniziato molto tempo prima.

Una ricerca a cavallo tra sociologia, antropologia e urbanistica. Uno sguardo distaccato sulla realtà.

Caratterizzate da una luce opaca e da una sovraesposizione dei colori, le immagini prodotte riescono a descrivere minuziosamente i più piccoli dettagli, ricordando le atmosfere create da Luigi Ghirri.

I bagnanti

Il soggetto preferito da Vitali sembra essere il bagnante, come evidente in “KnokkePoliptych” del 2002.

Un’enorme panorama composto da 8 stampe di formato 225×180. Un’inquadratura che abbraccia a 180 gradi una località balneare del nord Europa e che ci mostra un territorio popolato da vacanzieri intenti a godersi il loro tempo libero.

Compresse in sandwiches di plexiglass, alluminio e PVC, le stampe di Vitali ci restituiscono un’umanità brulicante, dalla quale siamo istintivamente portati a sottrarci, consci della freddezza e vuotezza del rituale collettivo rappresentato.

Ogni particolare dell’immagine è perfettamente a fuoco e permette all’osservatore una minuziosa analisi della singola persona presente nell’inquadratura. Nonostante questa possibilità offerta, è il tutto, a discapito del particolare, ad attirare la nostra attenzione.

Ancora una volta è l’uomo con la sua presenza a trasformare il luogo, a delineare le sue caratteristiche e trasformarlo nel non-luogo teorizzato da Augé.

Massimo Vitali è uno degli artisti fotografi contemporanei più conosciuti ed apprezzati nel mondo. Le sue opere, estremamente riconoscibili, hanno oggi una quotazione che si aggira sui 30/40 mila euro con frequenti passaggi nelle principali aste di arte contemporanea.

Nel 2005 una sua fotografia “Piazza san Marco 2” è stata venduta dalla casa d’aste Phillips de Pury per 79 mila dollari.

Più recentemente nel novembre 2022, Papeete Beach Prima #1921, 2004, stampa cromogenica, cm 180,3×221, è stata battuta da Phillips, a Londra, per quasi 32mila euro.

leggi gli altri post del blog

admin
Author: admin

Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scopri di più da Maurizio Cintioli

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading