Già nel 2011, l’artista olandese Erik Kessels con la sua installazione “24 Hours in Photos” si interroga sul quantitativo di immagini che ogni giorno vengono prodotte e caricate sui social. 350.000 fotografie stampate in formato 10×15 vengono letteralmente scaricate nelle sale di varie sedi espositive in tutto il mondo.
Sono passati alcuni anni ed oggi questo flusso inarrestabile di immagini è ben riassunto in una recente statistica, dalla quale escono numeri impressionanti di gran lunga superiori a quelli messi in evidenza da Kessels.
I numeri
Nel corso del 2024 si prevede che verranno scattate circa 1,93 trilioni di fotografie, una media di 5,3 miliardi di scatti quotidiani, circa 61.400 immagini al secondo.
Sui social media, giornalmente vengono condivise 14 miliardi di immagini. Ma quale piattaforma ospita la maggior quantità di foto pubblicate? Forse sorprenderà scoprire che non è Instagram (con 1,3 miliardi di foto al giorno) né Facebook (con 2,1 miliardi di foto al giorno), e nemmeno Snapchat (benché in Italia non sia popolare, conta 3,8 miliardi di immagini giornaliere).
Il vero vincitore è WhatsApp, con l’incredibile quantità di 6,9 miliardi di immagini condivise quotidianamente.
In larghissima maggioranza le foto sono realizzate con uno smartphone (92,5%).
Il crescente numero di immagini caricate quotidianamente sulla rete rappresenta un aspetto significativo dell’evoluzione digitale. Questo flusso costante di immagini riflette, non solo la nostra crescente dipendenza dalla comunicazione visiva, ma anche la nostra esigenza di condividere e documentare le nostre esperienze online.
A tutto ciò si è aggiunto il fenomeno dell’intelligenza artificiale generativa.
In poco più di un anno, sono state generate oltre 15 miliardi di sintografie attraverso algoritmi di text2image. Per capire meglio il fenomeno, consideriamo che i fotografi hanno impiegato 150 anni, dal primo scatto fotografico nel 1826 fino al 1975, per raggiungere un numero di immagini equivalente. Ancora più impressionante, questo volume costituisce circa un terzo del totale delle immagini mai caricate su Instagram.
Su Adobe Firefly, nei primi tre mesi dal lancio, sono state realizzate 1 miliardo di immagini.
Midjourney, con i suoi 15 milioni di utenti, ha prodotto circa 964 milioni di sintografie dal giorno della sua apertura al pubblico.
Una democratizzazione
L’accesso più ampio alla creatività rappresenta uno dei principali vantaggi di questa tecnologia, consentendo a chiunque, indipendentemente dalle personali abilità artistiche, di esprimere la propria individualità attraverso l’arte.
Per alcuni, stiamo entrando in un’epoca in cui la creatività diventa più democratica, consentendo a chiunque, anche senza competenze tecniche o abilità artistiche sviluppate, di impegnarsi nella creazione di contenuti artistici. Tuttavia, la sovrabbondanza rende difficile far emergere i contenuti veramente creativi, anche quelli più dotati di autorialità e progettualità che rischiano così di essere sopraffatti e scomparire senza lasciare traccia.
Lascia un commento